Nasce la nuova Associazione di categoria italiana dedicata alla musica dal vivo

  • 10/04/2018
  • Aldo Macchi

Promuovere il valore della produzione musicale, soprattutto quella autonoma e indipendente, della musica originale italiana dal vivo, al fine di favorire il pluralismo della produzione culturale: questo è il mandato della neonata associazione di categoria KeepOn Live

Un passo importante quello del circuito fondato da Marco Manzella nel 2004. “Dopo quasi 14 anni di attività di networking, promozione e diffusione della musica dal vivo originale italiana su tutto il territorio, sono stati proprio i locali e i festival a chiederci di costituire un’Associazione di categoria”, racconta l’oggi presidente di KeepOn Live, dopo la firma dello statuto lo scorso 28 marzo a Milano. “Lo abbiamo fatto proprio per sfruttare questo periodo indubbiamente positivo per l’industria del live e per portare avanti attività volte al riconoscimento culturale, sociale ed economico di tutti i professionisti e gli imprenditori del settore”. 

Un’attenzione che va verso gli artisti che si muovono in Italia quanto all’estero, come spiega il direttore e vice presidente di KeepOn Live, Federico Rasetti: “Sarà un’associazione realmente rappresentativa, che raggrupperà esclusivamente i professionisti della musica dal vivo e che si svilupperà secondo le loro direttive, bisogni ed esigenze. Sarà inclusiva e qualificante, per accogliere anche quelle piccole realtà che vogliono crescere in questo settore aiutandole a svilupparsi e consolidarsi”. 

Keep on live logo

 In un momento storico dove l’organizzazione di concerti e festival incontra grosse difficoltà gestionali, legati al rispetto delle norme di sicurezza e alla professionalità sempre più necessaria per gestire le dinamiche di un live, Keepon si candida quindi per colmare ogni mancanza. Da associazione di categoria potrà infatti rappresentare e difendere gli interessi dei locali e dei festival nei rapporti con le istituzioni a tutti i livelli, portare vantaggi economici per la sostenibilità delle attività culturali, con gli accordi stretti e che si stringeranno con tutte le istituzioni, e garantire la partecipazione a Bandi, sponsorizzazioni collettive, convenzioni.